La condizione di “agente straniero”

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L’oppositore russo Alexei Navalny a processo.

31 marzo, giovedì – Dal 2012 in Russia esiste una norma che consente al governo, attraverso il Ministero della Giustizia, di iscrivere arbitrariamente persone sgradite al Cremlino in una lista di “agenti stranieri”.

Questo garantisce un maggior controllo del governo su queste persone, per la maggior parte attivisti e giornalisti, anche attraverso dei rapporti che gli stessi così definiti “agenti stranieri” sono tenuti a comunicare alle autorità russe riguardo le loro attività e le loro finanze.

L’essere etichettati come “agenti stranieri” porta a conseguenze indirette sulla vita lavorativa delle persone raggiunte da questo provvedimento, sulle loro attività sui social e spingendone molte di loro a risiedere, di fatto esiliate, all’estero.